domenica 26 settembre 2010

Resoconto di un meraviglioso incontro.

Venerdì 24 Settembre è iniziata la mia giornata come al solito: levataccia delle 4.45 per andare al lavoro.
Tre ore solamente ma intense.
Rientro a casa e "riposino" perchè Leo da 9 giorni prende gli antibiotici e porta il "collare di Elisabetta" per un granuloma da leccamento ad una zampa e la notte fra giovedì e venerdì alle 3 decide di svegliarmi in preda ad una "crisi di nervi" per via del collare che gli impedisce il normale movimento.
Quindi, dicevo, riposino perchè mi si chiudono gli occhi dalla stanchezza.
Pranzo e poi... l'attesa.
Attesa di un incontro che dovrebbe avvenire alle 14.
Un incontro con una ragazza, una blogger. Precisamente, questa blogger: Gaijina!!
Il tempo non passa, mi sento emozionata e curiosa di incontrare una persona che "conosco" da diversi mesi tramite il blog.
Continuo a pensare a come possa essere fisicamente, io la immagino in un certo modo mi sono fatta un'idea resta da vedere se la mia idea coinciderà con la realtà.
Poi, mi chiedo: di cosa parleremo? Ci sarà un silenzio imbarazzante fra 2 persone che non si sono mai viste?
Ecco che finalmente giunge il momento di andare a prenderla per poi recarci ad un bar presso il lago.
Sono ferma con la mia auto in attesa che lei arrivi, fuori il diluvio.
Le avevo detto via mail: andiamo al lago così avremo una bella vista e godremo degli ultimi sprazzi di estate!
Ma il tempo pazzerello ha deciso di rispettare l'arrivo dell'autunno con pioggia e abbassamento della temperatura...
Osservo le macchine sfrecciare immaginando che su una in particolare ci sia lei.
Mi arriva un sms: Delia sono nel parcheggio della "Maison" tu dove sei?
Io sono al di fuori del locale chiuso dall'altra parte della strada, faccio inversione ed entro anch'io nel parcheggio.
E lei è lì...
Ci salutiamo e ci presentiamo "ufficialmente" sotto il suo ombrello.
E' stranissimo... e bellissimo...
La invito a seguirmi con l'auto verso il locale sul lago.
E davanti ad un caffè ed una tazza di the iniziamo a parlare come se ci si conoscesse da una vita...
E' strano perché non esiste imbarazzo, tutto avviene in modo naturale e lei è veramente una bella persona.
Lo avevo capito già dal blog ma di persona è anche meglio.
Condividiamo molti pensieri, la passione per i viaggi e tanto altro.
Il tempo vola letteralmente...
Spero possano susseguirsi altri incontri, magari anche in Cina!!
Torno a casa con un bagaglio di esperienza in più.
Tante cose da raccontare al mio "Lui" di una ragazza dolcissima...
Grazie Gaijina, grazie davvero!

Delia

sabato 11 settembre 2010

Figuracce.

In questo periodo il lavoro mi pesa come un macigno.
Motivo per cui a volte mi scopro ad essere poco tollerante.
Oppure, può darsi che dopo tanti anni certe situazioni che si ripetono all'infinito comincino a darmi sui nervi.
Giovedì pomeriggio ero in cassa.
Si avvicina una tizia con 4 bambini maleducati e urlanti al seguito.
Comincia a scaricare il cesto GETTANDO la merce sul nastro e gridando dietro ai figli.
Con la coda dell'occhio noto che abbandona qualcosa nelle avanti casse.
Guardo meglio e scorgo una collana di salamini.
Aspetto che si avvicini per riporre la roba nei sacchetti e pagare e come minimo mi aspetto che mi dica dei salami ma... nulla.
Allora sono io a chiederle se sia stata lei a lasciarli lì, alla sua risposta affermativa mi ribolle il sangue.
Fingo un sorriso e le chiedo di passarmi i salami aggiungendo che quello non era il posto giusto per lasciarli e sottolineando che è prodotto da frigo e anzi, la invito a riportarli dove li ha presi.
Lei si scoccia, sbuffa e obbliga la figlia più grande a portarli al loro posto.
Nel frattempo termino il conto, lei mi urla che paga con i ticket restaurant e me li sporge.
Controllo data e firma.
Sono intestati a lei. Lei che lavora PRESSO L'ASL!!!!
L'avrei menata!!!
Complimentoni alla signora che magari è una di quelle che per lavoro multa i supermercati che non rispettano le norme igienico sanitarie, ma che abbandona la merce da frigo in giro!!!
Bell'esempio.

lunedì 6 settembre 2010

Stranezze

Venerdì pomeriggio.
Sono in cassa.
Si presenta una cliente abituale, donna di mezza età.
La signora paga sempre con il bancomat ed ogni volta mi lascia perplessa.
Le dico il totale della spesa e lei comincia a scartabellare nella borsa alla ricerca del solito pezzo di plastica, un'etichetta arancione di una nota bibita gasata. Con due dita tiene l'etichetta e armeggia nel portafoglio nel tentativo di tirare fuori il bancomat che mi porge tenendolo pinzato nella plastica.
Io lo prendo e lo passo. Lei digita il pin e poi quando le sporgo nuovamente il bancomat lei tenta di prenderlo e ritirarlo nel portafoglio utilizzando la carta plastificata...
Io la osservo e mi chiedo: perché tutto questo "rito" quando basterebbe tenerlo fra le dita, dato che il più delle volte le cade per terra?
Mistero.