martedì 9 ottobre 2012

Son tornata!! E con una nuova grossa novità!!!

Chiedo scusa se ho mollato il blog per più di un anno.
Ma proprio non ho avuto la forza e lo stimolo per scrivere.

Nel corso di questo anno sono avvenuti molti cambiamenti nella mia vita. Uno su tutti davvero importante.
A Maggio ho dato le dimissioni.
Ho mollato il lavoro al supermercato.
Una pazzia esagerata in tempo di grossa crisi.
E sapete perché?
HO RILEVATO UN NEGOZIETTO DI GENERI ALIMENTARI!!!
A 30 metri da casa.  :))

Lo so cosa state pensando: "Ma sei matta? Proprio in questo periodo critico?"
Ebbene sì.
Dopo mesi e mesi di riflessione, consulti in famiglia, consigliata dal commercialista, "supportata" da un finanziamento, ho preso questa decisione.
E sapete una cosa: ne sono veramente felice!
Certamente è dura...
E' un negozio piccolino con rivendita pane, banco salumi e formaggi, frutta e verdura e scatolame in genere. E lo gestisco tutto da sola.
Dal 14 giugno.
Però è una grossa soddisfazione...
Finalmente i 13 anni di gioie e dolori nella grande distribuzione, tornano utili a qualcosa.
Il mio Lui è stato il primo a darmi la carica giusta per buttarmi in questa nuova e impegnativa avventura.
E i clienti credo (e spero), siano contenti.

Ho ancora tanto da raccontare della mia "vita precedente" come (dipendente) cassiera, ma vi assicuro che ci sono già tanti aneddoti nuovi e freschi freschi da scrivere!
Nei prossimi giorni vi "delizierò" di racconti.

E voi? Come state?

A presto, Delia.
 

lunedì 3 ottobre 2011

Il peso della valigia

E' da molto tempo che non aggiorno il blog.
E dall'ultima volta sono accadute molte cose.
Alcune belle ed altre... decisamente meno.
Il titolo di questo post è una canzone. Una canzone di Ligabue.
Diciamo che rappresenta in pieno il momento che sto vivendo ora.
Io e il mio Lui dopo 1 anno e mezzo siamo stati in ferie.
Le tanto sospirate ferie.
Avevamo da "smaltire" un anno pessimo.
Dopo la scomparsa di una delle mie più care amiche, mia suocera, avevamo un cuore affranto da rimettere in sesto.
Solo che... la partenza per il nostro viaggio si è ben presto rivelato un incubo in piena regola.
Una quindicina di giorni prima di partire Leo, il mio cagnolino, all'età di 12 anni e mezzo che già da un mesetto non mangiava ed aveva perso molto peso, è peggiorato.
La visita dal veterinario e la cura che gli ha prescritto sembrava averlo fatto riprendere un pochino ma... il mio cuore diceva ben altro.
Per la prima volta abbiamo dovuto lasciarlo in una pensione.
Fra l'altro, la struttura che avevamo scelto, non era una semplice pensione. Ma un centro di riabilitazione veterinario. Quindi, gestito da veterinari.
Pensavamo che qualunque cosa fosse accaduta, sarebbe stato seguito da persone competenti.
Qualche ora prima di portarlo alle "terme", come il mio Lui definiva il centro, presi il musetto di Leo fra le mani e gli spiegai che sarebbe dovuto stare bravo. Noi saremmo tornati presto a riprenderlo e lui doveva riposarsi e fare amicizia con gli altri cani. Gli dissi di aspettarmi. Lo ricordo bene. E lui mi guardò con gli occhi tristi. Ma era da un mese che quello sguardo mi torturava il cuore. Con l'appetito era scomparso anche il suo sorriso.
Era parecchio stanco. Voleva andare a fare il suo solito giro al fiume ma dopo pochi metri si fermava a riposare.
Un campanello di allarme.
Certo.
Ma a 12 e mezzo e con il caldo di quei giorni poteva essere normale, mi disse il veterinario sostituto del nostro abituale che era in ferie.
Ci aveva suggerito di fargli fare degli esami del sangue, al ritorno.
Comunque...
Lo lasciammo stranito dalla situazione. Una cagnolina con carrozzina al seguito per via di un incidente, si avvicinò spavalda per fare amicizia.
Io piansi, credetti allora, tutte le mie lacrime.
Invece... Dopo soli 3 giorni, ricevemmo la notizia che Leo era morto.
Fin dalla prima sera è stato male.
Ma non per il senso di abbandono come il mio cuore irrazionale mi suggeriva.
Le analisi che gli hanno fatto parlano chiaro.
Gli organi vitali erano tutti compromessi.
Purtroppo ai cani di razza capita così.
Un declino rapido e poi... se ne vanno.
Nel sonno se n'è andato. Non se n'è accorto, dicono.
Arrivò in casa mia per caso in un giorno di settembre, per andarsene in un giorno di settembre 12 e mezzo dopo.
E' stato un incubo che ci ha corroso anche l'anima.
Noi eravamo dall'altra parte del mondo.
In Malesia. In un paese chiamato Sandokan.
L'abbiamo saputo così.
Nella nostra camera d'albergo.
Da due giorni incalzavo i miei genitori via sms per avere notizie di Leo. Un messaggio di mio padre, il 16 settembre, mi disse che aveva avuto una crisi seria che le flebo gli avevano fatto superare ma una ricaduta gli era stata fatale.
Io e il mio Lui passammo le ore seguenti fra lacrime e deliri senza interruzioni.
Una telefonata chilometrica al centro veterinario ci chiarì quello che era avvenuto.
L'istinto "da mamma" mi diceva che l'avevo abbandonato nel suo percorso verso la fine.
La razionalità di un'amica in Italia, mi disse che lui invece si era semplicemente sentito libero di riposare...
Ora lui è qui.
A casa.
Le sue ceneri sono qui a casa.

Perdonatemi questo post.
Per chi non ha mai avuto un cane o un gatto tutto questo dolore deve sembrare eccessivo, ma per noi... non è così.
Condividere tanti anni, tante situazioni, tante esperienze, LA VITA... è un po' come perdere un amico. Un pezzo di famiglia che non c'è più.
Ora siamo rimasti io e il mio Lui. E il silenzio di questa casa.
E Leo è in cielo.
Proprio come si suol dire ai bambini per spiegare la morte.

Ho scritto il suo nome sulla sabbia, in Malesia.
Ero a Turtles Island.
L'isola delle tartarughe.
Ho visto una tartaruga di un metro deporre le uova nella sabbia a 10 centrimetri da me. Di notte. E poi la schiusa di altre uova. Un'emozione indescrivibile.
E mentre le tartarughine raggiungevano il mare sotto l'occhio vigile dei rangers, io pensavo piangendo che era un po' come una rinascita. Come se Leo si fosse reincarnato in una nuova vita. Ed io, la sua mamma, ero lì per aiutarlo in quel nuovo viaggio.
Il mare non ha cancellato il suo nome, l'ha solo portato ovunque nel mondo. Ora, lui è ovunque nel mondo e... per sempre nel mio cuore.



giovedì 26 maggio 2011

MIRACOLO!!!!

...Mi hanno assunta.
A tempo INDETERMINATO.
E' ufficiale.
Ho firmato ieri...

sabato 16 aprile 2011

Ricominciare

Dopo tante difficoltà emotive, una settimana di vacanza rigenerante.
Da lunedì 11 aprile fino al 17. Cioè fino a domani.
Io e il mio Lui saremmo voluti andare via, lontano, ma non è stato possibile.
Allora si è optato per una vacanza all'insegna di MI ALZO AL MATTINO E POI SI DECIDE.
Lunedì terme. Siamo andati non troppo lontano. In valle d'aosta. Bellissimo...
Soprattutto bella la sensazione di "leggerezza" fisica e mentale che le terme ti lasciano addosso come un vestito leggero.
E poi... visita alla Reggia di Venaria, Museo Egizio, Galleria Sabauda (piuttosto inquietante quest'ultima...) e castello di Masino (dove ci si è quasi persi nei meandri del labirinto settecentesco :) )
Giovedì parrucchiere. Ho voluto, decisamente, dare un taglio alla tristezza per mezzo dei miei capelli.
Ieri "tagliando di controllo" per Leo.
Ovvero visita dal veterinario.
Poverino... tremava come una foglia.
Nonostante le parole di conforto e le carezze da parte mia e del papà, lui si fa sempre piccolo piccolo sul tavolo metallico...
Comunque tutto a posto.
Leo è in salute.
Saremmo voluti andare a visitare il castello del Valentino, dopo il veterinario, ma il meteo ci ha fregato.
Pioggia a dirotto e freddo glaciale.
Così, ci siamo ritrovati a fare una pennica sul divano di casa con tanto di coperta.
Una tipica giornata invernale! Mancava solo la neve...
Stamattina (penultimo giorno di ferie) mi alzo e faccio la doccia e... TA DAM!!! Il cellulare mi riporta alla realtà.
Una chiamata persa da parte del negozio in cui lavoro.
Concedetemelo: CHE PALLE!!!!!
Ma è mai possibile che debbano sempre rompere... l'idillio, sul più bello?!?
Neanche il tempo di terminare le vacanze che già si fanno sentire per modificare l'orario.
Non li ho ancora richiamati.
Ma immagino che volessero "propormi" di attaccare alle 6.30 lunedì, anziché alle 9.
Che poi... era sicuramente prevedibile già dalla settimana passata trattandosi, questa che viene, della settimana di pasqua.
E quindi con maggiore lavoro.
A volte mi chiedo come facciano a non vergognarsi.
Ma loro una vita non ce l'hanno??
I loro mariti/mogli/figli non ci rimangono mai male del fatto che non possano stare insieme?
Credo seriamente che a LORO, cioè i miei capi, non interessi nulla della loro famiglia.
Si comportano come se fossero medici pronti a salvare vite. Ma medici non sono...
Se lo fossero, avrebbe sicuramente un senso il loro comportamento.
Ed anche il mio.
Che devo ritrovarmi spesso a litigare con Lui a causa dei progetti andati in fumo.
Morale: zero voglia di richiamare il lavoro, zero voglia di rientrare lunedì.
E oggi sono ancora ufficialmente in vacanza. Ma un pezzettino di me è già "trasportato mentalmente" a quel luogo. E al vociare dei clienti lamentosi.
Così è la vita...

Buon fine settimana!

AGGIORNAMENTO ULTIMO MINUTO:
Li ho chiamati. Tanto, se non l'avessi fatto io, avrebbero richiamato loro.
Morale: volevano che lunedì cominciassi alle 6. Quindi, sveglia alle 4.15!!!
Ho scelto di cominciare alle 7.
Prendere o lasciare...
Sveglia alle 5.15.
Bentornata dalle ferie Delia... :(


venerdì 1 aprile 2011

La vita è strana...

Questa notte sono diventata zia!! :)
E' nata la piccola (e bellissima) Vittoria.
La vita è proprio strana...
Per una che va, un'altra nuova vita che arriva.
Purtroppo Rosanna non ha fatto in tempo a conoscere la nipotina.
Anche se siamo tutti convinti che nonna e nipote si siano conosciute su... altri piani...
E così... dopo l'ultimo saluto a Rosanna, siamo corsi a dare il benvenuto alla piccola.
Nuove lacrime, ma di gioia.

giovedì 31 marzo 2011

Buon viaggio...

"C'era una volta una donna,
una donna bellissima il cui unico desiderio era quello di essere libera.
Libera di vivere la sua vita senza vincoli mentali e fisici.
Era una donna forte e coraggiosa e faceva di tutto per infondere coraggio a chiunque incontrasse sul suo cammino.
-Bisogna trovare qualcosa di positivo in ogni cosa, anche quando la vita ti mette a dura prova.-
Questo era il suo unico pensiero.
Un giorno però una brutta malattia la sfidò.
Ma lei si aggrappò al pensiero positivo con tutte le sue forze.
Era forte davvero...
Una sorta di "guru" per tutti...
Riusciva a far reagire le persone che come lei, in ospedale, si recavano per le terapie.
Un ciclone di coraggio.
E di amore per il prossimo.
Dopo un lungo cammino di sofferenza e dolore, un giorno, la malattia si accanì.
Il "mostro" era infastidito dalla sua forza.
Ma lei, come un soldato fedele, andò avanti a combattere.
Poi, realizzò che l'unico modo per vincere quel mostro schifoso che la voleva imprigionare nella gabbia del dolore fisico, fosse raggiungere la luce.
La luce in cui i suoi cari la attendevano con amore.
E nonostante la voglia di vivere in questo mondo, si lasciò andare per raggiungere l'altra dimensione.
Si fece beffa di quel mostro e passò oltre...
Chi le era accanto la immaginò salire su un veliero e andare lontano verso lidi migliori."

Buon viaggio splendida donna...

A chiunque passerà di qua, chiedo un favore.
Quello di non arrendersi mai.
MAI.
Neanche quando viene da pensare che la vita faccia schifo davvero.
Affinché la lotta di questa donna e di altri come lei, non sia stato vano.
E dico anche:
SIATE SENSIBILI.
DONATE UN SORRISO A CHI NON HA LA FORZA DI SORRIDERE PIU'.
IL SORRISO E' UN DONO PREZIOSO...
E se ne avrete la possibilità... una piccola donazione per la ricerca, in generale.
Il mostro in questione si chiama mieloma multiplo, ma non è l'unico purtroppo...
Vi auguro una buona giornata.
Anche a nome di Rosanna che era a conoscenza di questo blog.
Uniamoci in un grosso abbraccio.
Grazie...



mercoledì 2 febbraio 2011

Paste di meliga



Vi accontento pubblicando la ricetta di questi buonissimi biscotti.
Buonissimi da mangiare soli, ancora meglio accompagnati da una tazza di the.
E fantastici inzuppati in una tazza di caffelatte.
Ho trovato in giro nel web diverse ricette ma a parer mio la migliore è quella trovata qui:
Li ho testati una prima volta con scarso successo. Infatti l'impasto era davvero troppo liquido ed è venuta fuori una teglia di poltiglia di biscotti, il cui gusto non era male ma per dividerli ho dovuto utilizzare la rotella.
La seconda volta ho pensato di utilizzare un uovo in meno ma aprendo il frigorifero: sorpresa! Un solo uovo...
Li ho fatti lo stesso ed il risultato è stato perfetto!!
Quindi, vi riporto la ricetta originale con fra parentesi la mia modifica.

INGREDIENTI:
300 gr di farina di mais fioretto (o fumetto)
200 gr farina 00 (io farina con lievito Molino Spadoni)
200 gr di zucchero
250 di burro
2 uova intere +1 tuorlo (io 1 uovo intero e basta)
scorza di un limone grattugiato
1/2 bustina di lievito per dolci (io no, era già nella farina)
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale

Preparazione:
Setacciate in un capiente contenitore (anche detto bastarda) le due farine (con il lievito), unire la scorza grattugiata, la vanillina, il sale, il burro, lo zucchero, l'uovo.
Lavorare la pasta velocemente, formarne una palla e riporla in frigorifero per un'ora.
Accendere il forno a 160 gradi.
Riempire una sac à poche con l'impasto (io una siringa da pasticcere) con beccuccio seghettato e formare degli anelli nella placca rivestita da carta da forno.
Cuocere per 10/20 minuti, comunque sino a che non siano dorati.
Con questa dose a me sono venuti circa 48 biscotti.
Una volta freddi sistemandoli in un contenitore si mantengono parecchio.
Non vi dico che profumino si sentiva per tutta la mia cucina... :)
P.s. se qualcuno sapesse spiegarmi come si postano le immagini a fine articolo... sarebbe cosa gradita!!!