martedì 18 maggio 2010

(Parentesi attuale:) Un supermercato di zombie.

Nel supermercato dove attualmente lavoro da domenica 16 maggio fino al 23 è in atto una ristrutturazione.
La direzione ha deciso di cambiare la disposizione di tutti i prodotti dei generi vari e del no food.
Questo, senza chiudere il negozio.
Ciò significa che sia durante l'apertura al pubblico, in orario di chiusura e soprattutto in quello notturno, si lavora senza sosta.
E' un lavoro pesante fisicamente e mentalmente per la mole di lavoro e le lunghe ore.
Vengono svuotati gli scaffali, smontati, ripuliti, e ricaricati di prodotti.
Il tutto cambiando la disposizione di questi.
Smontando gli scaffali saltano fuori "scheletri" di ogni tipo.
A partire dalle monetine cadute risalenti al periodo napoleonico, fino ad arrivare a prodotti scaduti da tempo. Per non parlare dei furti.
Si possono trovare scatole vuote di prodotti di ogni genere.
Scatole vuotate da persone che "sapientemente" hanno poi eliminato le prove gettandone gli involucri dietro i ripiani.
Ma vogliamo parlare dei dipendenti?
Le prime ore di lavoro iniziano dove tutti sono sani di mente, riposati, pettinati e puliti.
Il ritmo di lavoro è regolare ed è tutto ben organizzato.
Man mano che passano le ore, tutti si trasformano.
Qualcuno inizia a parlare da solo, altri si muovono come in uno stato di trance.
C'è chi bofonchia parole incomprensibili prendendosela con quel ripiano che si ribella e non si incastra a modo.
Passi accanto alla tua collega che quando è arrivata pareva appena uscita dal parrucchiere e improvvisamente ti accorgi che ha i capelli come una pazza.
Gli occhi di tutti che dapprima apparivano riposati, dopo un po' sembrano uscire fuori dalle orbite.
Ed alla decima ora di lavoro, tutti sembrano come ubriachi.
C'è chi ride senza motivo e chi non è più nel pieno possesso delle proprie facoltà fisiche e mentali.
E' in quel momento che si comincia a sentire il "concerto" provocato dalle scatolette che ti cadono dalle mani, il ritmo iniziale è ormai andato inesorabilmente perduto e tutti si trascinano nel lento scorrere del tempo.
Neanche la pausa di metà turno aiuta a riprendersi.
Tutti "vivono" in funzione al sopraggiungere di quel quarto d'ora, che non basta mai...
Si formano lunghe code davanti ai bagni e tutti si accalcano fuori dal negozio per fumare e fare il pieno di nicotina.
Poco dopo il lavoro riprende, sempre più lento...
Ci si trascina sempre di più, si guarda l'orologio ogni dieci minuti, si straparla e si comincia a "sentire le voci"...
Fino a quando, finalmente, arriva l'orario per tutti di tornare a casa.
Poche ore di riposo e poi si ricomincia.
E non appena il negozio riapre le vendite, i primi commenti dei clienti:
"Bello ma... non trovo più nulla!!"
Aiuuuto!!! :)
Buon lavoro a tutti...

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