venerdì 28 maggio 2010

Aiuto!! Rimarrò senza lavorooo...

Mercoledì sera alle 19 arrivo a lavoro per l'ultimo notturno.
Il capo mi vede e dice che deve parlarmi.
Ha una faccia cupa che non promette nulla di buono.
Lavoro in questo negozio da quasi due anni.
Sono entrata come interinale per 3 mesi e poi sono stata assunta direttamente dall'azienda come sostituta di una maternità. La persona che sostituivo non è mai rientrata.
Al termine della maternità lei si è licenziata quindi il mio contratto è stato rinnovato per altre due volte.
Quello attuale ha come scadenza il 31 maggio e il direttore mi aveva assicurato che sarebbe stato rinnovato fino a gennaio 2011 per poi (forse) passare a tempo indeterminato.
Mercoledì, appunto, mi dice che dalla sede è arrivata la notizia che il nuovo contratto non può essere continuativo a questo in scadenza. Per legge devo fare una "pausa" di 20 giorni.
Il volto del direttore, nel dirmi tutto ciò, è talmente scuro da farmi presagire che al termine dei 20 giorni lui non possa farmi rientrare.
Per la prima volta in 2 anni mi rivolgo a lui dandogli del tu e gli dico: "Capo giurami che dopo mi richiami!"
Lui sorride e mi dice "Delia ti giuro che rientri! Ho fatto presente che non possiamo fare a meno di te. Solo che sono obbligato a farti fare questi benedetti giorni a casa. Poi però dovrai riportarmi tutti i documenti necessari per il nuovo contratto e vedrò, al termine di questo, di farti assumere definitivamente."
"Ok capo. Ma tu prometti? Giurin giuretta?"
"Ma si, certo. Ti ho mai raccontato balle? Stai tranquilla."
A ripensare ora al nostro dialogo mi viene pure da ridere...
Comunque, vedremo.
Lui è sempre stato sincero, ogni volta che si avvicinava una scadenza ha mantenuto la promessa di rinnovo.
Ma data la crisi generale di adesso ho il terrore di dover rimettermi alla ricerca di un lavoro.
Ora che avevo trovato la mia "isola felice", sarebbe davvero brutto ricominciare tutto daccapo.
E non ne avrei neppure voglia...
Quindi, vi prego, fate il tifo per me.
Ne ho tanto bisogno...
Al momento è iniziato il conto alla rovescia fino a lunedì, mio ultimo giorno di lavoro.
E poi cercherò di metabolizzare questi giorni a casa come un momento di relax, giorni di ferie obbligati. Anche perché con il nuovo contratto, credo proprio che salteranno le vacanze che mi ero segnata le ultime due settimane di settembre... uff...
E poiché Lia ultimamente passa molte notti a casa del suo fidanzato, non mi sarà possibile approfittare di questo periodo per andare via con il mio amore. Non posso mica lasciare Leo (il mio cocker) da solo?!?
E lui è un cagnolino complicato motivo per cui non posso portarlo con me.
Lui ha il vizio di scappare per poi tornare si, ma con i suoi tempi...
Quindi, ho pensato che potrei approfittare della vicinanza delle terme di Prè Saint Didier in Valle D'Aosta per staccare la spina.
E' un luogo fantastico.
Ci siamo stati una volta l'anno scorso, l'8 settembre giorno del mio compleanno come regalo del mio fidanzato.
In una giornata vai, ti rilassi e torni a casa più "leggera".
Ed è stupendo fare l'idromassaggio nelle vasche all'aperto, come sfondo il Monte Bianco innevato.
Si, ok. Non vedo l'ora che arrivino questi giorni di riposo...:)
Ma voi concentratevi eh!



giovedì 27 maggio 2010

E' terminato il "martirio".

Ok. Con ieri notte abbiamo terminato la ristrutturazione del negozio.
Sono stati 10 giorni pesanti fisicamente, ma anche molto divertenti.
E ieri notte io e altri 4 colleghi dopo essere usciti da lavoro siamo stati attirati da un certo profumino provenire dal parcheggio....
C'era parcheggiato un furgone tutto illuminato: il kebabbaro!
Non abbiamo saputo resistere...
E ci siamo sparati un mega panino wurstel/crauti/ cipolle ovviamente accompagnato da una birra.
Poi, il "gruppo della notte" si è sciolto per recarsi a casa e sprofondare nel proprio lettone.

martedì 18 maggio 2010

(Parentesi attuale:) Un supermercato di zombie.

Nel supermercato dove attualmente lavoro da domenica 16 maggio fino al 23 è in atto una ristrutturazione.
La direzione ha deciso di cambiare la disposizione di tutti i prodotti dei generi vari e del no food.
Questo, senza chiudere il negozio.
Ciò significa che sia durante l'apertura al pubblico, in orario di chiusura e soprattutto in quello notturno, si lavora senza sosta.
E' un lavoro pesante fisicamente e mentalmente per la mole di lavoro e le lunghe ore.
Vengono svuotati gli scaffali, smontati, ripuliti, e ricaricati di prodotti.
Il tutto cambiando la disposizione di questi.
Smontando gli scaffali saltano fuori "scheletri" di ogni tipo.
A partire dalle monetine cadute risalenti al periodo napoleonico, fino ad arrivare a prodotti scaduti da tempo. Per non parlare dei furti.
Si possono trovare scatole vuote di prodotti di ogni genere.
Scatole vuotate da persone che "sapientemente" hanno poi eliminato le prove gettandone gli involucri dietro i ripiani.
Ma vogliamo parlare dei dipendenti?
Le prime ore di lavoro iniziano dove tutti sono sani di mente, riposati, pettinati e puliti.
Il ritmo di lavoro è regolare ed è tutto ben organizzato.
Man mano che passano le ore, tutti si trasformano.
Qualcuno inizia a parlare da solo, altri si muovono come in uno stato di trance.
C'è chi bofonchia parole incomprensibili prendendosela con quel ripiano che si ribella e non si incastra a modo.
Passi accanto alla tua collega che quando è arrivata pareva appena uscita dal parrucchiere e improvvisamente ti accorgi che ha i capelli come una pazza.
Gli occhi di tutti che dapprima apparivano riposati, dopo un po' sembrano uscire fuori dalle orbite.
Ed alla decima ora di lavoro, tutti sembrano come ubriachi.
C'è chi ride senza motivo e chi non è più nel pieno possesso delle proprie facoltà fisiche e mentali.
E' in quel momento che si comincia a sentire il "concerto" provocato dalle scatolette che ti cadono dalle mani, il ritmo iniziale è ormai andato inesorabilmente perduto e tutti si trascinano nel lento scorrere del tempo.
Neanche la pausa di metà turno aiuta a riprendersi.
Tutti "vivono" in funzione al sopraggiungere di quel quarto d'ora, che non basta mai...
Si formano lunghe code davanti ai bagni e tutti si accalcano fuori dal negozio per fumare e fare il pieno di nicotina.
Poco dopo il lavoro riprende, sempre più lento...
Ci si trascina sempre di più, si guarda l'orologio ogni dieci minuti, si straparla e si comincia a "sentire le voci"...
Fino a quando, finalmente, arriva l'orario per tutti di tornare a casa.
Poche ore di riposo e poi si ricomincia.
E non appena il negozio riapre le vendite, i primi commenti dei clienti:
"Bello ma... non trovo più nulla!!"
Aiuuuto!!! :)
Buon lavoro a tutti...

martedì 11 maggio 2010

Aneddoti... con "sorpresa".

Quando stai a stretto contatto con le persone nascono anche delle belle amicizie che portano a frequentarsi anche al di fuori del lavoro.
Da qui la famosa uscita al cinema con un gruppo di colleghe.
Era l'anno del Titanic nelle sale.
Io ed altre 3 ragazze decidiamo di andarlo a vedere.
Organizziamo la serata e ci rechiamo al primo spettacolo.
Entriamo in sala e troviamo 4 posti vicini ad un signore solo, all'apparenza "normale".
A me spetta la poltrona accanto a lui.
Io e le mie colleghe scherziamo e ridiamo fra noi.
Si spengono le luci in sala ed inizia il film.
Passano solo alcuni minuti dall'inizio della proiezione quando l'uomo accanto a me si guarda attorno con fare strano e inizia ad armeggiare con i pantaloni.
Io penso si stia solo sistemando meglio perché è buio e non vedo.
Però provo uno strano disagio...
Una delle mie colleghe mi chiede cosa succede e dopo averle espresso i miei dubbi decidiamo di alzarci per spostarci due file avanti.
Nel frattempo i nostri posti vengono occupati da altri.
Passano alcuni attimi quando l'uomo viene beccato a "ravanare" nei pantaloni e sbattuto fuori dalla sala ricoperto di insulti da tutti i presenti!!



Orario di chiusura di una sera qualunque.
Ultimiamo le pulizie per poi andare a casa.
E' il periodo in cui ancora non abito con Lia e sono senza patente.
Mio padre è fuori dal negozio in attesa che io esca.
Chiudiamo la porta e io trascino il grosso sacco della spazzatura.
Mi avvicino ai bidoni dell'immondizia quando vedo un ragazzo appoggiato ad uno di questi.
Lui sembra avere gli occhi chiusi, non fa il benché minimo movimento nemmeno quando sopraggiungo io.
Mi spavento perché sembra "dormire" in piedi appoggiato al bidone.
Chiamo mio padre in soccorso, io ho troppa paura...
Mio padre appura che lui è completamente ubriaco e fuori di sé.
Gli chiede se ha bisogno di aiuto e lui pare come "risvegliarsi".
Con fare ciondolante si allontana bofonchiando parole incomprensibili.
E noi rimaniamo a guardarlo impaurite...